La via del Confine Pacifico

Spesso ignorate a favore delle Dolomiti più celebri, le Vette Feltrine offrono paesaggi unici e di grande valore ambientale, dove lo sguardo può correre verso il cuore dei Monti Pallidi da una parte e le Prealpi venete dall’altra. Oltre a quel senso di isolamento e silenzio che i luoghi più turistici hanno perso, camminare sui crinali e i valichi che segnano l’antico confine tra la Repubblica di Venezia e l’Impero Asburgico, vuol dire seguire le tracce di pastori, contrabbandieri, militari e botanici. Un confine che fu sempre pacifico e, quasi a dispetto dell’idea di dividere, ha sempre unito la vallata feltrina con il Primiéro.
In base al tempo a disposizione e alla preparazione fisica, “La via del confine pacifico” si può compiere in 3 o 4 giorni (in 3 giorni unendo le ultime due tappe) appoggiandosi per i pernottamenti ai rifugi della Sezione CAI Feltre. Il tracciato è concepito come un anello ed è possibile partire sia dal versante meridionale (dalla Val Canzoi o dal Passo Croce d’Aune) che da quello settentrionale delle Vétte Feltrine (dalla Val Noana). Il percorso qui è descritto in senso orario con partenza e arrivo in Val Noana. Una descrizione dettagliata de “La via del confine pacifico” è pubblicata sulla rivista Skialper (agosto-settembre 2017) a firma di Teddy Soppelsa.

Periodo consigliato: da giugno ad ottobre.

Attrezzatura consigliata: abbigliamento completo da alta montagna a strati, scarponi robusti con suola scolpita; sacco lenzuolo, bastoncini da trekking, borraccia capiente, ramponcini in caso di tratti ghiacciati o in presenza di neve.


Tappe
TAPPA 1
  • timer3 ore e 30 minuti
  • trending_up650 m
  • trending_down0 m

Difficoltà: E

Sentiero 733: Casina Forestale (1135 m), Valpiana di Sotto (1124 m), Valpiana di Sopra (1166 m), Rifugio Fonteghi (1100 m); Sentiero 748: Ponte sul Rio Nèva, Luz (1127 m); Abbandonare il sent. 748 e poi su strada forestale: la Vittoria (1132 m), Vaticano (1150 m), el Belo (1190 m); Sentiero 727 e poi su strada forestale: Casera Nèva Seconda (1741 m), Val Fonda (1670 m), Rifugio Bruno Boz (1718 m).


TAPPA 2
  • timer6 ore e 30 minuti
  • trending_up1100 m
  • trending_down0 m

Difficoltà: EE (brevi tratti attrezzati con corda metallica uso corrimano)

Sentiero 801 e Alta Via delle Dolomiti n. 2: Rifugio Bruno Boz (1718 m), Passo Finestra (1766 m), Cresta del Monte Zoccarè Alto, spalla Sasso Scarnia (2150 m), Costa Alpe Ramezza (2040 m), Col Veriol (c. 2200 m); Piaza del Diàol (1900 m), Passo Piétena ((2094 m), Busa delle Vétte (1940 m), Passo Vétte Grandi (1999 m), Rifugio Giorgio Dal Piaz (1993 m).


TAPPA 3
  • timer3 ore e 30 minuti
  • trending_up350 m
  • trending_down0 m

Difficoltà: EE

Sentiero 817: Rifugio Giorgio Dal Piaz (1993 m), Passo Vétte Grandi (1999 m), Coston de le Vétte Grandi (2130 m), Sella delle Cavalàde (2060 m), Col di Luna (2295 m), Monte Pavióne (2335 m), Passo Pavióne (2059 m), sentiero 736: Malga Agneròla (1577 m), Rifugio Vederna (1324 m).


TAPPA 4
  • timer3 ore e 30 minuti
  • trending_up100 m
  • trending_down0 m

Difficoltà: EE

Rifugio Vederna (1324 m), Piàn Grant di Vederna (1254 m). Sentiero 733: bivio e innesto a dx nel sentiero 733 (1230 m), Col Camoz, Frate di Dentro (1421 m), Val di Stua, Pian de le Vederne, Pian Pomer (1100 m), Val Boal dei Canalini, Pian Signor (1043 m), Conche Carbonere (1133 m), Casina Forestale (1135 m).