Alta Via Dolomiti bellunesi
Il percorso parte da Forno di Zoldo, punto più a nord del Parco e attraversa il gruppi del Prampèr -Mezzodì e della Schiara. Aggira i selvaggi e quasi impenetrabili Monti del Sole, sale sui Piani Eterni, ci permette di ammirare le imponenti pareti del Sass de Mura e poi, con una lunga traversata lungo le Vette Feltrine ci porta a Feltre, la porta meridionale del Parco.
Il percorso segue sentieri CAI, tranne in alcune varianti dove ci si appoggia a sentieri tematici del Parco. È necessaria esperienza di montagna ed orientamento per percorrere alcuni tratti meno “battuti” dove i segni sono messi in maniera essenziale dato che ci troviamo a tratti all’interno di zone di riserva Integrale.
Circa metà del tracciato corrisponde ad alcune tappe dell’Alta Via n. 1 e n. 2.
- timer4 ore
- trending_up1050 m
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Il percorso da Forno di Zoldo al Rifugio Pramperé al Pramperét inizia attraversando il torrente Maè e seguendo le indicazioni per il rifugio. Dopo il secondo tornante, si prende la rotabile della Val Prampér. Attraverso una strada a tratti asfaltata, si passa accanto a un piccolo bacino artificiale fino a raggiungere Pian de Fòpa. Da qui, si continua lungo la strada con il segnavia CAI n. 523 fino a Pian dei Palui, quindi si prosegue su una carrareccia fino alla Malga Prampér.
È possibile anche prendere un sentiero non numerato che si stacca dalla strada dopo circa un chilometro e sale nel bosco fino a Pian dei Palui. Da qui, si può seguire la carrareccia o continuare lungo il sentiero, prestando attenzione al guado del torrente, fino a raggiungere la parte posteriore della Malga Prampér.
Il sentiero per il Rifugio Pramperé parte dalla Malga e segue il segnavia CAI n. 523, attraversando un’ampia zona ghiaiosa e risalendo con alcune svolte nel bosco. Infine, si esce nella conca erbosa di Pra’ de la Vedova e, in pochi minuti, si raggiunge il Rifugio Pramperé.
- timer7 ore
- trending_up800 m
- trending_down1400 m
Il percorso escursionistico inizia dal Rifugio Sommariva al Pramperét e prosegue lungo il sentiero 514 fino a Portela del Piazedel (2097 m). Da lì, seguendo gli ometti di rocce e mantenendo il sentiero 514, si raggiungono i magnifici circhi glaciali dei Van de Zità, superando le forcelle Nord e Sud. Successivamente, si continua sul sentiero 514 fino al Rifugio Pian de Fontana (1632 m), prestando attenzione durante la discesa ripida verso il rifugio.
Dopo aver lasciato il Pian de Fontana, si scende verso la Val de i Ross e si segue il sentiero 514 fino alla forcella La Varetta (1704 m), dove si trova un bivacco. Da qui, si attraversa leggermente in discesa verso la Val Vescovà, prendendo il sentiero 518 che scende rapidamente nel bosco fino alla radura del Rifugio Bianchet.
La tappa non presenta difficoltà tecniche, ma fino a metà/fine giugno c’è la possibilità di trovare neve sui versanti nord dei Van de Zita.
- timer8 ore
- trending_up830 m
- trending_down1640 m
Il percorso inizia dal Rifugio Bianchet e segue il sentiero 503 attraverso la Val Vescovà, scendendo poi fino alla Val del Cordevole a Pinei, coprendo circa 9 km in 2 ore. Dopo un breve tratto sull’asfalto della strada regionale 203 Agordina, si prosegue verso la selvaggia area del parco. Si attraversa il Cordevole a La Muda e si arriva a Agre, seguendo poi le indicazioni della Via degli Ospizi.
Durante il percorso, si raccomanda di prestare attenzione al sentiero principale e di non farsi ingannare da segnalazioni non pertinenti, come bolli rossi usati per la manutenzione delle linee elettriche. Ci sono molte tracce di animali, in particolare cervi e caprioli.
Il percorso include attraversamenti di valli laterali, una cascata (con precauzioni come scalini e corde di sicurezza), e un guado presso la Val Fagarè fino a San Gottardo. Successivamente, si risale il colle verso Rosse Alte tramite il Sentiero delle Chiesette pedemontane, per poi ridiscendere verso la Strada Provinciale della Valle del Mis. Infine, si seguono le indicazioni per la Valle del Mis fino al Punto Ristoro con Pernotto del Pian Falcina.
- timer7 ore e 30 minuti
- trending_up1430 m
- trending_down160 m
Questo percorso escursionistico che parte da Pian Falcina e si addentra nella valle, attraversando diverse località e punti di interesse lungo il cammino. Dopo 8.8 km si arriva a Titele, dove c’è un ponte sulla sinistra che porta ad un sentiero sterrato verso l’abitato di Pattine. Da lì, si segue il sentiero numero 802 che porta attraverso la salita fino alla radura di Casera Vallon. Continuando lungo il sentiero 802 attraverso le ampie radure della Val de Menegaldo, si arriva al Bivacco Campotorondo, un rifugio di emergenza con 12 posti letto. Si consiglia di continuare fino a Forcella Pelse, il punto più alto della tappa, per poi scendere nell’altopiano dei Piani Eterni e raggiungere la Malga Erera Brendol, che offre servizi di cena e pernottamento previa prenotazione sul bivacco invernale.
- timer7 ore
- trending_up1160 m
- trending_down1140 m
Si lascia l’altopiano carsico dei Piani Eterni scendendo per sentiero CAI n. 802, con possibilità di scegliere una variante più ripida e breve denominata Porzil.
Al termine della discesa si incontra una strada che risale la valle, la si imbocca per lasciarla subito seguendo un sentiero sulla sinistra che attraversa il torrente Caorame e risale fino in località Case Tumitano da dove si prende la strada sterrata e poi il sentiero che sale sulla destra per Malga Alvis (CAI n. 811).
Da qui si sale obbligati nel bosco per via unica prima su strada sterrata poi su sentiero con pendenza mai eccessiva.
Arrivati sulla bella conca di Alvis, dove è possibile sostare presso la malga e il bivacco, si prosegue per tornanti fuori dal bosco verso il Passo di Alvis (1880 mt) e da qui per breve discesa si giunge al rifugio Boz (1718 mt).
- timer7 ore e 30 minuti
- trending_up990 m
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Dal rifugio Boz si segue il segnavia CAI 801 in direzione del Passo Finestra. Qui, guardando a destra, si seguono le tracce che conducono alla cresta del monte Zoccarè Alto prima e al Sasso Scàrnia poi (breve tratto aereo).
Aggirato il versante meridionale del Sasso Scàrnia si incontra sulla sinistra il sentiero che scende verso forcella Scarnia. Al bivio si riprende a salire su un buon tracciato fino a conquistare la sella in prossimità del monte Ramézza (2250).
Da qui, attraverso la suggestiva “Piaza del Diaol“, si giunge al Passo Piétena percorrendo una zona della Riserva Integrale.
Terminato il percorso all’interno della Riserva si riprende la mulattiera militare che conduce attraverso la Busa delle Vette al rifugio Giorgio dal Piaz.
- timer7 ore
- trending_up100 m
- trending_down1750 m
Percorso escursionistico che parte dal Piàz, segue una traccia sul prato fino al fondovalle e si ricongiunge con una mulattiera segnata CAI 801. Lungo il cammino, sono presenti varie scorciatoie per abbreviare il percorso, incluso un sentiero a quota 1800 mt e un’altra traccia a quota 1634 mt che si addentra nel bosco. Arrivati a Croce d’Aune, si segue l’Alta Via 2 fino alla località Stalle Norcenadego, quindi si prosegue verso sud fino ai prati del Paradìs. Da lì, si prende una strada asfaltata che attraversa centri abitati fino a Norcen, da dove si scende fino a Pedavena. Per raggiungere Feltre, si consiglia di utilizzare i mezzi pubblici o le piste ciclabili segnalate sulla traccia GPS.