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Rifugio Pordenone
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Informazioni generali
Massiccio: Dolomiti
Località: Val Meluzzo
Valle: Val Cimoliana
Regione: Friuli Venezia Giulia
Comune: Cimolais
Sezione CAI: Pordenone
CIN:
Altitudine: 1249m
Latitudine: 46.381388
Longitudine: 12.489999
Descrizione
Il 3 ottobre del 1928, il Consiglio Direttivo della Sezione di Pordenone, deliberò la costruzione di un rifugio in località Pian Meluzzo in fondo alla stretta e tortuosa Val Cimoliana nelle Alpi Clautane, che avrebbero chiamato “Rifugio Pordenone”.Dopo aver sentito il parere del prof. Antonio Berti, che già nella sua guida “Le Dolomiti Orientali” aveva auspicato il sorgere di un rifugio in quelle montagne, fu scelto come luogo adatto uno sperone boscoso sito alla confluenza della Val Montanaia e della Val Monfalcon di Cimoliana.Nel luglio 1929 iniziarono i lavori che furono terminati nella stessa stagione estiva.Il 25 maggio del 1930, alla presenza delle autorità locali, di alpinisti, valligiani, la madrina del rifugio, tale signora Pia Tallon Baschiera, tagliò il nastro tricolore dell’inaugurazione.Per oltre trent’anni la piccola capanna offrì ospitalità ad alpinisti italiani e stranieri che cominciarono a frequentare sempre più numerosi le Alpi Clautane attratti soprattutto dal famoso Campanile di Val Montanaia.Con il passare degli anni la viabilità della valle venne migliorata con la costruzione della nuova strada della Val Cimoliana, che portò a un incremento notevole dell’afflusso di automezzi e di alpinisti che frequentavano i monti attorno al rifugio.La vecchia capanna divenne presto insufficiente ad accogliere tutti e si iniziò a considerare l’ipotesi di un ampliamento del rifugio per poter soddisfare le nuove esigenze.L’8 ottobre del 1961 ebbe luogo l’inaugurazione del nuovo edificio che inglobava quello vecchio, comprendeva cucina, due stanze soggiorno, due dormitori per un totale di 25-30 posti letto.Lo stesso giorno fu inaugurato ai piedi del Campanile di Val Montanaia il bivacco Perugini delle Sezioni di Trieste del C.A.I..Nel corso degli anni il rifugio venne sottoposto a ripetuti interventi di ordinaria manutenzione, tra i quali alcuni molto importanti come l’installazione di un impianto telefonico servito da un ripetitore posto in cima al Dosso Nadei, e dell’installazione di un efficace impianto fotovoltaico nel 1993 per la produzione di energia elettrica pulita.Sono invece degli ultimi anni gli importanti lavori di ristrutturazione che hanno dato al rifugio una migliore ricettività mediante l’ampliamento della zona soggiorno  per la consumazione dei pasti con l’aggiunta di una nuova e funzionale stufa in maiolica per riscaldare l’ampio salone, il rifacimento dei bagni con l’aumento degli stessi, la sistemazione degli spazi esterni, alcuni interventi nella cucina e la messa a norma delle dotazioni antincendio e dell’impianto elettrico.Il rifugio, sito all’interno del Parco delle Prealpi Carniche (oggi Parco delle Dolomiti Friulane), offre a tutti coloro che frequentano la valle, l’occasione per una sosta in un luogo ricco di fascino e non privo delle indispensabili infrastrutture per un confortevole, anche se breve, soggiorno reso squisito dalla nuova gestione di Marika.
Come arrivare

Per raggiungere il piccolo paese di Cimolais si può partire dalla Val Belluna o risalire l’incastonata Val Cellina. Dal bellunese, l’autostrada A4 vi porterà da Venezia all’uscita di Longarone, raggiunto il paese omonimo, si lascia il centro sulla sinistra e si prosegue attraverso il ponte su fiume Piave (Sacro alla Patria) risalendo i tornanti che portano alla tristemente famosa Diga del Vajont e poi ai paesini di Casso ed Erto (dove vive l’amico Mauro Corona). Si sale poi brevemente al Passo di Sant’Osvaldo e scalinando in breve si scende a Cimolais. Alla sinistra indicazioni per la Val Cimoliana ed il Rifugio Pordenone. Da Longarone 20 km. Per chi sale dal Pordenonese, arrivata ai paesi di Maniago e di Montereale Valcellina, un ambiente spettacolare vi accompagnerà in salita verso il paese di Barcis con il lago omonimo e poi a Claut (che rimane sulla destra) ed a Cimolais, da dove a destra troverete le indicazioni per la Val Cimoliana. Da Montereale Valcellina 30 km. Il territorio di Cimolais rientra nel Parco delle Dolomiti Friulane, inserito nel più ampio contesto delle Dolomiti, facente parte del Patrimonio Naturale dell’Unesco. Sopra il suo abitato si estende un percorso breve e con poco dislivello adatto a chi vuole godersi un itinerario piacevole e rilassante senza rinunciare alla bellezza del panorama. Il rifugio Pordenone sorge su un costone boscato nella alta Val Cimoliana alla confluenza di questa con la Val Meluzzo. Rappresenta il punto ideale di partenza per le escursioni o le traversate in questa zona del Parco Regionale delle Dolomiti Friulane. In auto si attraversa Cimolais in direzione nord sino al suo termine, qui una stretta stradina asfaltata dopo 5 km porta all’ingresso del Parco dove si attraversa il ponte sul Compol e si trovano i parcheggi e la casetta per il  pagamento del  pedaggio per entrare in valle in auto. 

Si percorre la strada che, arriva ad una costruzione sulla destra ed  in ambiente boscoso ci si addentra nella valle, circondati da un contorno di cime montuose che rendono l’ambiente spettacolare e selvaggio. Il ponte Scandoler ci porta sul lato destro della valle arrivando, dopo una breve salita, ad un punto in cui la valle si restringe tra due alte pareti rocciose (Ponte Gotte). Subito dopo, una breve salita porta ad attraversare il Ponte Confoz, con bel panorama sul fondo valle. Si continua sul lato sinistro, prima su bosco e poi su terreno aperto, sino ad uno slargo con parcheggi (Pian Fontana) quarto. Avanti ancora sotto il bosco sino ad arrivare all’ampio slargo ghiaioso con guado di località Pian Pagnon. Si attraversa il ghiaione che costituisce il letto del torrente Cimoliana, portandosi sul lato sinistro (destro orografico) della valle, si contornano i prati di Malga Pian Pagnon. Oltre questa, sulla sinistra si apre la Valle di San Lorenzo in fondo alla quale troneggiano le cime di Cadin degli Elmi e Cadin di Vedorcia. Si prosegue sino a raggiungere la base del ghiaione che scende dalla Val Montanaia. Qui si prende a sinistra la carrareccia che risale la parte iniziale del ghiaione (segnavia per Rifugio Pordenone) da dove si possono ammirare verso Est (destra) il Monte Ferrara, le Cime Postegae, le Cime di Brica,  il Campanile Gambet. A sinistra vediamo le guglie delle Cime delle Corde, la svettante Punta Pia e la Cima Toro,  la Cima Meluzzo e  la Cima Stalla. L’ambiente è grandioso. Arrivati ad una spianata del ghiaione che serve da parcheggio, si continua su sentiero che porta in breve al Rifugio Pordenone. Nei fine settimana ed in Agosto il parcheggio superiore più vicino al Rifugio può essere pieno. Vi invitiamo a non parcheggiare in modo selvaggio, i parcheggi più bassi sono comodi e ben delimitati. Fare qualche metro in più a piedi vi permetterà di gustare meglio queste splendide zone e di digerire i nostri lauti pranzi/cene.

Prezzi
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Servizio Non soci Soci CAI*info Soci CAI under 25
Camerata con più di quattro letti32.00 €25.00 €22.00 €
Camera fino a quattro letti32.00 €25.00 €22.00 €
Mezza pensione55.00 €55.00 €55.00 €
Pensione completa
Letto d'emergenza7.00 €5.50 €4.50 €
Bed & Breakfast30.00 €30.00 €30.00 €
Pranzo al sacco
Sacco lenzuolo
Supplemento riscaldamento
*Compresi soci di club alpini esteri convenzionati

RIMBORSO CAPARRA
Il rifugio restituisce la caparra

Condizioni di rimborso:
Giorni antecedenti l'arrivo entro cui è possibile richiedere il rimborso della caparra: 15
Percentuale di caparra rimborsata: 50%
A questa percentuale deve essere dedotto il costo del servizio di pagamento online, che non è in nessun caso rimborsabile.
Servizi
Acqua calda, Elettricità, Ristorante, Acqua, Accessibilità famiglie con bambini, Accessibilità mountain bike, Pagamento POS, Defibrillatore, Vendita sacco lenzuolo, Acqua all'esterno
Contatti
Rifugio Pordenone
Telefono: +39 042787300; +39 3355224961
Email: rifugio.pordenone@yahoo.it
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Percorsi
Percorsi che passano da questo rifugio: Anello delle Dolomiti Friulane

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