Tour della Bessanese
Il Tour della Bessanese (TB) è un emozionante percorso circolare che si snoda tra le maestose Alpi Graie Meridionali, al confine tra Italia e Francia, abbracciando l’imponente Uja di Bessanese (3604 m) e la vetta della Croce Rossa (3566 m). Con una lunghezza totale di circa 32 km, divisi in tre tappe, questo tour offre un’esperienza indimenticabile agli escursionisti esperti, poiché si sviluppa prevalentemente su sentieri ben segnalati, ma in un ambiente alpino severo che richiede adeguata preparazione fisica e attrezzatura.
Sebbene il percorso non presenti difficoltà alpinistiche significative, è classificato come EE (Escursionisti Esperti) a causa dell’ambiente alpino rigido in cui si svolge, che può diventare particolarmente impegnativo in condizioni climatiche avverse o con presenza di neve e nebbia. Pertanto, è essenziale essere adeguatamente attrezzati e allenati per affrontare questa sfida.
Il tour può essere iniziato da uno qualsiasi dei tre rifugi del percorso (Rifugio d’Averole, Rifugio Gastaldi e Rifugio Cibrario), tutti dotati di strutture per il pernottamento e situati in posizioni strategiche lungo il tragitto. I rifugi sono aperti durante il periodo estivo e dispongono di locali invernali sempre accessibili.
Sebbene sia possibile completare il tour in entrambe le direzioni, si consiglia di seguire il percorso in senso orario per una migliore esperienza. Il periodo ottimale per affrontare questa avventura va da fine giugno ai primi di settembre, quando le condizioni meteorologiche sono più favorevoli.
Dal versante francese, il Rifugio d’Averole può essere raggiunto dal comune di Bessans/Averole (Haute Maurienne), mentre dal versante italiano il Rifugio Gastaldi è accessibile dal comune di Balme (località Pian della Mussa) e il Rifugio Cibrario dal comune di Usseglio, entrambi situati nelle Valli di Lanzo, a circa 50 km da Torino.
- timer4 ore
- trending_up550 m
- trending_down600 m
Seguite il sentiero che dal Rifugio Gastaldi scende verso l’uscita della conca del Crot del Ciaussine, in direzione di una cascatella formata dal rio che scende dalla conca sottostante la Cresta Del Fort. Attraversato il torrente, il sentiero sale percorrendo il pendio erboso e detritico tra la cascata e le pareti di Rocca Affinau. Dopo una breve salita, si arriva al bivio per il Colle d’Arnas; la traccia del Tour ignora questa indicazione e segue le tracce di sinistra che aggirano Rocca Affinau mantenendosi nel vallone alla sua sinistra. Con alcune ripide svolte, il sentiero porta ad una conca dove s’incontrano alcuni laghetti di fusione. Raggiunti i ripidi pendii detritici che chiudono la conca, una breve traccia ben segnalata li risale con una diagonale verso sinistra che porta direttamente al Collarin d’Arnas (2850 m). Il sentiero scende su rocce montonate verso il Lago della Rossa e la sua diga. Poco prima della diga, sulla sinistra del sentiero, si incontra il Bivacco San Camillo. Attraversata la diga, seguite lo sterrato che circonda il lago e poi voltate a sinistra. Guadate un ruscello e riprendete il percorso sul lato sinistro idrografico procedendo verso il fondo della conca. Salite una rampa che comincia all’altezza di una cascatella e che, con un facile percorso, conduce al Colle Altare (2962 m). Dal colle seguite la traccia che porta ad un ampio canale nel quale, mantenendosi sempre sul lato destro e alternando falsopiani a ripidi pendii, si scende ad un pianoro costellato di pozze d’acqua e delimitato dal Lago di Peraciaval. Il sentiero ben segnato attraversa il piano e si porta sopra alla balza che domina il Piano del Sabiunin, da dove, con pochi ripidi tornanti si raggiunge il Rifugio Cibrario.
- timer7 ore
- trending_up900 m
- trending_down1300 m
Dal rifugio attraversate il Pian dei Sabiunin per raggiungere la morena dove ha inizio la ripida traccia che risale 300 m di dislivello fino al bacino glaciale di quello che fu il Ghiacciaio Bertà (2900 m). Con un percorso in leggerissima salita si percorre il piano mantenendosi a ridosso delle balze rocciose che scendono da Testa Sula. Alcune svolte portano direttamente al Colle Sulè (3073 m). Dal colle la traccia scende su un ripido pendio per poi proseguire su pietraia sino a quota 2800 m dove si abbandona il sentiero e si risale (palo indicatore) verso un laghetto di fusione. Aggirata la pozza, proseguite su tratti erbosi e per tracce di sentiero sino ad incrociare un evidente mulattiera militare. Risalite a destra la mulattiera sino a raggiungere un laghetto e l’edificio dell’ex Rifugio Moise. Dal retro dell’edificio si prosegue con evidente mulattiera verso i laghi orientali che si lasciano a distanza sulla destra. All’altezza dell’emissario del Lago di Autaret si incrocia il sentiero proveniente da Malciaussia. Proseguite su sfasciumi sino a raggiungere il Colle dell’Autaret (3072 m). Dal Colle scendete lungo il ripido fronte morenico e proseguite a mezza costa fino ad attraversare il Torrent de la Lombard (2560 m). Proseguite lungo la riva sinistra orografica sino a quota 2450 m dove, poco prima della Cabane des Bergers, il percorso svolta a destra abbandonando il sentiero principale per scendere in direzione di una passerella che riporta sulla sponda destra del torrente. Passato il ponte, il sentiero sale leggermente sino al Pas de la Mule da cui ridiscende al Plan de Revallon in direzione del Refuge d’Averole. Risalendo il pendio incrociate il sentiero del Col d’Arnès del quale si percorrono gli ultimi metri fino a raggiungere il rifugio.
- timer6 ore
- trending_up1100 m
- trending_down650 m
Dal Rifugio d’Avérole risalite il pendio erboso superando la balza fino ad avvicinarvi alla destra orografica del Rio Ruisseau du Veillet. Proseguite fino a una morena frontale ben evidente nei pressi della quale si attraversa il rio. Il sentiero risale la morena sino a raggiungere una piccola balza di gradoni rocciosi (2850 m) dove ripassa sulla riva destra del torrente. L’attraversamento può richiedere qualche attenzione in caso d’ingrossamento del rio. La traccia risale la dorsale su terreno morenico molto ripido sino a raggiungere la conca sovrastata dai resti del Ghiacciaio Des Grandes Pareis. Qui la traccia di sentiero scompare nel Clapier Blanc (3030 m). Guardando in direzione nord si nota una sella dietro alla quale spunta la parte sommitale dell’Albaron, per raggiungerla, il percorso prosegue dapprima in leggera salita sino a quota 3100 m per poi abbassarsi leggermente in una conca in direzione di alcune balze scistose. Il sentiero compie quindi un arco che porta verso la sella (i segnavia, per essere sempre visibili, sono a volte posizionati molto in alto sui massi). Raggiunte le balze, la traccia ridiventa visibile e risale il pendio alla sinistra su un triangolo. I segnavia portano alla cresta che costeggia la Punta Audras fino a raggiungere il Passo del Collerin. Qui ha inizio la discesa sul versante italiano su un ripido pendio di detriti instabili. La discesa, in caso di neve gelata o misto, può rivelarsi impegnativa, è perciò consigliabile una attrezzatura adeguata (picozza e ramponi). Il ripido canale scende per circa 200 metri e porta al ghiacciaio di Pian Gias (3000 m). Con le dovute attenzioni è possibile avanzare senza ramponi su questo ghiacciaio non troppo scosceso e perlopiù coperto di detriti prestando sempre, specialmente in caso di nebbia, la massima attenzione ai segnavia sui massi. La traccia di discesa continua al centro del pendio mantenendosi alla destra orografica del torrente che emerge dal ghiacciaio sino ad incontrare i massi sotto la cresta delle Rocce delle Russe (2800 m). Qui attraversa il torrente e lo fiancheggia seguendo la morena in discesa sino ad incontrare le tracce del sentiero per la Ciamarella dove riattraversa il torrente riportandosi sulla riva destra. Raggiunto il palo indicatore, il percorso abbandona il sentiero che scende al Pian della Mussa e segue sulla destra la traccia che, con un percorso a saliscendi a mezzacosta in 30 minuti, porta al Rifugio Gastaldi.